La stagione alle porte della città lagunare conNatalino Balasso eMonica Guerritore
"La Città a Teatro". Con questo titolo Mirano ritrova la sua stagione teatrale e si prepara ad accogliere quel pubblico di affezionati in aumento costante sia per abbonamenti venduti che per presenza in sala. E' il risultato dello sforzo congiunto di una serie di partner, dal Comune di Mirano alla Città Metropolitana di Venezia, dal Circuito Teatrale Arteven a La Piccionaia che cura la direzione artistica.
Uno sforzo per il territorio, premiato dal territorio stesso, le terre del Brenta non più semplice prolungamento di Venezia, ma luoghi dove il teatro diventa veicolo privilegiato di integrazione sociale e comunicazione, progetto articolato in cui la città fa da protagonista.
Tre segmenti
A Mirano il teatro si fa in tre. Tre percorsi che abbracciano la città e la rendono comunità. Si parte a Novembre con la prosa, Natalino Balasso e Marta Dalla Via apriranno le sette proposte che attraversano classici come Casa di Bambole per la regia di Roberto Valerio ma che toccano anche le sperimentazioni come Miseria e Nobiltà del Centro di Produzione Teatrale Elsinor, senza trascurare grandi interpreti come Monica Guerritore o la verve di Antonella Questa. Le domeniche mattina, invece, sono dedicate ai bambini, per loro quattro appuntamenti, un lungo e fantastico viaggio sulle orme di Marco Polo o di Hansel e Gretel. I bambini sono in qualche modo la salvezza del nostro teatro: fiabe, clown e pittura dal vivo sono gli stili e le forme con cui liberarne l'immaginazione.
L'arte dello spettatore
Terzo e ultimo segmento della programmazione del Teatro di Mirano, ma non per questo meno importante, è il cartellone dedicato alla scuola, agli alunni e studenti di ogni ordine e grado. La scuola è un laboratorio di idee e un'incubatrice di futuro, l'incontro con il teatro deve essere dunque una relazione che va costruita e resa solida nel tempo . "L'Arte dello spettatore" va proprio in questa direzione: sette spettacoli con massima attenzione alla valenza didattica come dimostrano lo spettacolo in lingua inglese del Charioteer Theatre of Edinburgh e I dialoghi degli Dei presentati da Massimiliano Civica. La scuola va a teatro, dunque, e in questo suo andare trova stimoli che rischierebbe di perdere. E questo non può che essere già a suo modo un successo.